Trovandoci di fronte a un virus così minaccioso e di cui sappiamo così poco abbiamo bisogno del maggior numero di informazioni possibili per poterlo sconfiggere e fermare questa epidemia che sta colpendo duramente la popolazione mondiale.
Per questo motivo è molto importante la notizia che ci arriva da Trieste: una start up del luogo, la Ulisse Biomed, in collaborazione con l’Institute of Human Virology (IHV) di Baltimore (USA)ha scoperto che da quando è comparso per la prima volta in Cina alcuni mesi fa, il Covid 19 è già mutato diverse volte. La ricerca, accettata dal “Journal of Translational Medicine” del gruppo inglese BMC e pubblicato online sul sito Research Square, potrà fornire informazioni essenziali per le strategie che vengono messe in atto in tutto il mondo.
Una delle mutazioni frequenti del virus è stata localizzata nella sequenza codificante per un enzima virale chiamato “polimerasi”, che è un fattore direttamente coinvolto nella capacità mutagena del virus. Lo studio ha inoltre evidenziato come questa mutazione sia frequente nei ceppi analizzati in Europa e nord America, mentre risulta assente nei ceppi asiatici.