Il virus HIV colpisce con più facilità chi ha un’età superiore ai cinquant’anni. Secondo uno studio realizzato dall’European Centre for Disease Prevention and Control e pubblicato su The Lancet Hiv negli ultimi 12 anni, in Europa, si è registrato un incremento di nuovi casi di immunodeficienza umana in chi ha superato il mezzo secolo di vita.
“I nostri risultati – spiega Lara Tavoschi dell’Ecdc, prima firma della ricerca – mostrano la necessità di fornire programmi di prevenzione dell’Hiv, partendo dall’istruzione e dalla diffusione dei preservativi fino all’opportunità di sperimentazione e di trattamento per i malati”. I risultati mettono in luce come sia necessario lavorare sull’educazione sessuale e nell’incremento dei test per chi è nato prima degli anni Settanta.
Dallo studio, condotto tra il 2004 e il 2015 in 31 Paesi europei (i 28 dell’Unione più Norvegia, Islanda e Liechtenstein) è emerso che i cinquantenni hanno probabilità maggiori di contrarre il virus attraverso il contatto sessuale eterosessuale con i più giovani (15-49 anni). In particolare, le diagnosi negative sono aumentate in 16 Paesi.
In Belgio, ad esempio, si è registato un aumento medio annuo del 3,9 per cento, passando da 2,61 nuovi casi ogni 100mila over 50 nel 2004 a 4,15 nel 2015. Non se la passano meglio la Germania (da 0,72 nel 2004 a 1,83 nel 2015), l’Irlanda (da 1,41 a 3,33) e il Regno Unito (da 3,1 a 4,32). I tassi più alti in assoluto, però, si sono registrati in Estonia, Lettonia, Malta e Portogallo, dove i nuovi casi di infezione superano le 7 persone ogni centomila.
In Europa quasi la metà (il 47 per cento) delle nuove diagnosi di Hiv vengono fatte in una fase tardiva dell’infezione. “I rischi di complicazioni – continua Tavoschi – aumentano con l’avanzare dell’età. Per questo il contagio di persone over 50 rischia di innalzare il numero di decessi dovuti all’Hiv”. Chi soffre di malattie cardiovascolari e di insufficienze renali o epatiche è a rischio perchè il virus ne accelera gli effetti negativi. Durante il periodo di analisi il virus è stato trovato nell’organismo di 54.102 persone di età superiore a 50 anni (aumento del 2,1 per cento ogni anno) e in 312.501 donne e uomini tra i 15 e i 49 anni (dato stabile).
Lo studio ha messo in evidenza che tra i più giovani i tassi di infezione da Hiv sono diminuiti, in modo significativo, in Austria, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Regno Unito. Al contrario, sono aumentati in (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia.
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2017/09/26/news/dati_hiv_colpiscono_over_50-176549567/