Prostata per gli uomini, seno per le donne. Ecco i due big killer nei due sessi. Come era naturale attendersi, i dati del Rapporto cancro presentati ieri al Ministero della salute ci dicono che negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata (34.800) che rappresenta il 18% del totale; seguono il cancro del colon-retto (16%), del polmone (15%), della vescica (11%) e delle vie urinarie (5%).
Tra le donne il tumore della mammella (51.000) rappresenta il 28% delle neoplasie femminili, seguito da quelli del colon-retto (13%), del polmone (8%), della tiroide (6%) e del corpo dell’utero (5%).
Il fattore età. L’incidenza è influenzata, oltre che dal genere, anche dall’età:
“Nei maschi giovani, il tumore più frequente è rappresentato dal cancro del testicolo, praticamente raro negli anziani; a seguire melanomi, linfoma non-Hodgkin, tumori del colon-retto e della tiroide” spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom.
Tra i 50 e i 69 anni e negli ultrasettantenni, invece, il tumore più frequente è rappresentato dalla prostata, seguono polmone, colon-retto e vescica.
“Nelle donne invece – prosegue Pinto – il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequente in tutte le classi di età, sebbene con percentuali diverse (41% nelle giovani vs 22% nelle molto anziane)”. Nelle donne giovani a seguire compaiono i tumori della tiroide, melanomi, colon retto e cervice uterina.
Nella classe intermedia seguono i tumori del colon-retto, corpo dell’utero, polmone e tiroide mentre nelle anziane seguono i tumori del colon-retto, polmone, pancreas e stomaco.
Meno casi tra gli uomini. In generale in Italia, nel periodo 2003-2017, il rapporto conferma una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile (-1.8% per anno) legata principalmente alla riduzione delle neoplasie del polmone e della prostata ed un andamento sostanzialmente stabile per i tumori femminili. “Considerando le incidenze dei singoli tumori – spiega Pinto – negli uomini appaiono in calo i tumori delle vie aerodigestive superiori, dello stomaco, del colon-retto, del fegato, del polmone, della prostata e della vescica. Nelle donne sono in calo i tumori delle vie aerodigestive superiori, dello stomaco, del retto, del fegato, delle vie biliari, del corpo dell’utero, dell’ovaio”.
I risultati degli screening. Per quanto riguarda il tumore del colon-retto, si evidenzia come grazie ai programmi di screening l’incidenza del tumore del colon risulti in calo tra gli uomini (-3,2% per anno) e quella del tumore del retto in entrambi i sessi (-3,9% e -3,2% per anno rispettivamente tra uomini e donne).
Le differenze Nord-Sud. Il tasso d’incidenza per tutti i tumori è tra gli uomini più basso dell’8% al Centro e del 17% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 5% e del 18% rispettivamente. Per alcuni tumori (esofago, melanoma) si confermano tassi d’incidenza doppi al Nord rispetto al Sud/Isole per entrambi i sessi. Anche per il rene e la pelvi renale l’incidenza è marcatamente minore al Sud/Isole in entrambi i sessi, così come per il tumore della prostata che continua a far registrare tassi di incidenza più elevati nelle regioni del Nord. Il Rapporto segnala in controtendenza per entrambi i sessi, una incidenza maggiore al Sud/Isole del tumore delle vie biliari, del sarcoma di Kaposi e della tiroide, rispetto al Nord. Nelle donne si evidenzia una incidenza maggiore al Sud/Isole per il tumore del fegato. “Il dato, già noto nella letteratura scientifica – fa notare Pinto – è stato messo in relazione a locali condizioni genetiche e ambientali (come la prevalenza di infezione da virus dell’epatite B e/o C per il tumore del fegato) peculiari delle zone del meridione d’Italia”.