
Attilio Bianchi, Irccs Pascale: «L’innovativa piattaforma informatica della Rete lo segue dalla diagnosi al follow-up e verifica indicatori di performance delle aziende territoriali e ospedaliere in rete».
Direttore Bianchi, che vantaggi apporterà per i pazienti oncologici la nuova rete oncologica della Regione Campania?
Lavorare in rete rappresenta per tutte le organizzazioni complesse un decisivo salto di paradigma. In sanità poi, configura il momento decisivo per passare da un livello organizzativo a compartimenti stagni, in cui è il paziente costretto a ricucire i pezzi di una risposta prestazionale che gli viene offerta frammentata, ad una in cui il paziente viene messo al centro ed è la struttura che si fa carico del percorso e lo guida all’interno delle strutture di offerta. Ma non è solo questo il vantaggio.
Che altro c’è?
Si creano sinergie legate alla condivisione degli interventi, alla possibilità di monitorare gli indicatori di performance, di processo e di esito. In oncologia lo snodo è decisivo. Per le componenti emotive che si scatenano nel paziente dal momento della diagnosi, alla necessità che i trattamenti siano sempre più orientati alla multidisciplinarietà degli interventi, fino alla ‘medicina di precisione’ e alla ‘medicina personalizzata’, la logica di rete consentirà, per il singolo utente, di essere seguito dal proprio case manager e di accedere alle migliori terapie in quel momento disponibili per ciascuna patologia.
La nuova rete quali vantaggi apporterà, invece, all’organizzazione della cura della patologia oncologica in Campania?
Sul livello organizzativo mi piace premettere un ragionamento. Tutto quello che oggi facciamo, o non facciamo, sul territorio, ce lo troviamo come ricaduta, prima o poi, sull’ospedale; e tutto ciò che oggi facciamo o non facciamo in ospedale, ce lo ritroviamo prima o poi sul territorio. La rete, in realtà, come collegamento degli effetti, esiste già, ma non è in qualche modo governata, perché inconsapevolmente vissuta. Pertanto non si tratta di costruire chissà quale sovrastruttura, ma molto più semplicemente di creare le maglie tra i vari nodi, maglie di relazioni, di scambio, di condivisione di percorsi e modalità. Questo consente all’intera organizzazione di operare su livelli qualitativamente più elevati e quantitativamente meno stressanti. Certo, lavorare in rete vuol dire scolorirsi un po’ di quello che si è, per colorirsi meglio di quello che si fa. Ma l’incremento di valore per tutti i livelli organizzativi è in dubbio. Io dico sempre che in rete 1 + 1 è uguale a 3, mentre se stiamo isolati 1 + 1 è uguale a 1,5.
Quali sono le 13 patologie neoplastiche che insieme rappresentano il 70% dei tumori in Campania e sulle quali è stato disegnato il decreto che definisce i percorsi diagnostici e terapeutici?
Le 13 patologie sono colon retto, mammella, cervice uterina, ovaio, prostata, testicolo, vescica, melanoma cutaneo, melanoma della coroide, polmone, pancreas, stomaco, rene. Sono stati ulteriormente approvati i Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per il trattamento antiemetico durante la chemioterapia, i requisiti minimi della certificazione anatomo-patologica e le indicazioni alla radioterapia.
Che ruolo strategico avrà in questo network di professionalità e di tecnologie l’Istituto Pascale di Napoli?
Il ruolo dell’Istituto Pascale nella Rete Oncologica è quello di coordinamento, di un coordinamento interpartes alla fine di generare condivisione e sinergie.
Con quali strumenti?
Il punto forte della nuova Rete Oncologica Campana è la piattaforma informatica, studiata e messa a punto all’interno dell’Istituto stesso e che consente di seguire il destino di ogni singolo paziente dal momento della diagnosi, per tutto il percorso terapeutico e riaffidarlo ai servizi territoriali per il follow-up. Si tratta di una piattaforma estremamente innovativa che mette in diretta relazione le aziende territoriali con le aziende ospedaliere al fine di garantire e monitorare l’effettiva presa in carico in tutti i punti della rete e, contemporaneamente, verificare una serie di indicatori di performance, di processo e di quesito.