Il Piemonte registra 30.900 nuovi casi di tumore ogni anno, 16.200 uomini e 14.700 donne, ma nel 40% dei casi sarebbero evitabili se si seguissero stili di vita sani. E’ quanto emerge dal volume ‘I numeri del cancro in Italia 2017‘, realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) con l’Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), presentato in assessorato alla Sanità della Regione Piemonte in presenza dei massimi esperti in oncologia lo scorso 13 febbraio.
Più controlli quindi più diagnosi tempestive
Fra i piemontesi i tumori più frequenti sono quelli del colon retto (4.350), seno (4.200) e polmone (3.500). Negli ultimi tre anni le diagnosi di tumore sono aumentate del 9,8% e questo grazie ai programmi di screening, e i dati sull’adesione in Piemonte lo dimostrano, rivelandosi in alcuni casi migliori rispetto alla media nazionale: nel 2014 nella Regione il 67% delle donne ha eseguito la mammografia, esame indispensabile per individuare in fase iniziale il tumore del seno (57% Italia); il 53,8% ha aderito al programma di screening cervicale (Pap test +Test Hpv) per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero (40,5% Italia). Leggermente inferiore rispetto al dato nazionale (44%), l’adesione complessiva al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (43,1%) per individuare in fase precoce il cancro del colon retto, che nel 2014 non ha raggiunto lo standard accettabile (>45%).
Dall’immunoncologia alle campagne di prevenzione
Di grande aiuto per una diagnosi precoce sono inoltre l’immuno-oncologia e le terapie target, che si aggiungono a chemioterapia, chirurgia e radioterapia, e le campagne di prevenzione: il risultato è che cresce costantemente il numero dei cittadini vivi dopo la diagnosi, e sono più di 274.100.
Il Piemonte, per questo, si posiziona al quarto posto, dopo Emilia Romagna, Toscana e Veneto, con il 63% delle donne e il 53% degli uomini vivi a 5 anni dall’esordio della malattia (in Italia rispettivamente 63% e 54%).
Torino spicca a livello nazionale per l’alta sopravvivenza delle donne colpite da tumore della mammella. Il tumore con la percentuale più alta di sopravvivenza è quello alla prostata, seguito da tiroide, melanoma, mammella e linfoma di Hodking.
Sì a dieta sana e attività fisica, no a fumo e alcol
I numeri fanno ben sperare, ma c’è un nodo cruciale. Quanto sono disposti a fare i piemontesi per stare in salute? I dati non sono positivi: il 33,4% è sedentario, il 28,4% è in sovrappeso e l’8% obeso; i fumatori sono il 24,2% della popolazione e il consumo a rischio di alcol riguarda il 19,1% dei cittadini.
Fumo, alcol, sedentarietà e dieta scorretta sono i principali fattori di rischio del tumore che non fa sconti: in Piemonte 14.624 decessi sono attribuibili a tumore, 2.742 per tumore al polmone, 1.601 per tumore al colon retto, 1.071 per tumore al seno, 919 per tumore al pancreas e 695 per tumore allo stomaco.