Si chiama #acasainsalute l’App della Regione toscana per tracciare i contagi su base assolutamente volontaria. L’App al momento può essere scaricata dal personale dell’ospedale Careggi di Firenze e agenti delle forze dell’ordine.
Dopo il colosso mondiale Google, anche Apple ha deciso di fornire i dati, che ovviamente sono anonimi, sugli spostamenti della popolazione durante il periodo di quarantena per il Coronavirus.
Nel mondo scombussolato dal Coronavirus, a pagarne un prezzo molto alto sono coloro che avevano problemi di salute pregressi e devono proseguire il loro percorso medico. Ad esempio coloro che stanno effettuando un percorso di riabilitazione motoria possono subire notevoli danni e regredire se non proseguono regolarmente la loro attività.
In un momento in cui c’è carenza di misure personali per proteggersi dal Coronavirus sono sempre di più gli Italiani che si stanno ingegnando per inventare nuove soluzioni per proteggere se stessi e gli altri. Ad esempio il Museo delle scienze di Trento ha attivato il proprio FabLab — l’officina digitale del museo — per realizzare visiere protettive in plastica che fossero oltre che protettive anche biodegradabili, dando quindi anche un occhio all’ambiente.
Sono attualmente 300 i volontari friulani che stanno testando una app scaricata sul proprio smartphone che consente di tracciare i movimenti con lo scopo di prevenire e isolare nuovi focolai da Coronavirus.
I cittadini della Lombardia possono scaricare sui loro dispositivi informatici l’App AllertaLom che permette di ricevere notifiche ed informazioni. L’app, che funziona sia su dispositivi Ios che Google, consente inoltre di fornire dati sul proprio stato di salute, che in forma anonima, posso essere un’utile base di lavoro per l’Unità di crisi della Regione Lombardia che sta lavorando per affrontare l’emergenza Coronavirus.
74 esperti fanno parte della nuova task force tecnologica voluta Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in accordo con il Ministero della Salute per combattere contro l’emergenza Coronavirus.
Il pool di esperti proporrà soluzioni tecnologiche data driven e affrontare l’emergenza sanitaria, sociale e economica che l’Italia sta attualmente vivendo.
Gli esperti sono stati scelti in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tra componenti direttamente designati dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dal Garante per la protezione dei dati personali e ognuno di questi partecipa a titolo gratuito. Al vaglio degli esperti anche l’utilizzo di App per monitorare lo spostamento degli infetti e tentare di limitare la pandemia.
L’Antistrust nei giorni scorsi ha provveduto a oscurare alcuni siti internet che vendevano farmaci, pubblicizzati come in grado di combattere il Coronavirus e il tutto senza autorizzazione.
L’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), mette a disposizione nella lotta contro il Coronavirus, uno dei computer più potenti d’Italia.
CRESCO6, questo il nome del supercomputer, è in grado di effettuare fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo.
La Regione Emilia Romagna, nel tentativo di ridurre ulteriormente i motivi di uscita dei propri cittadini, consente di ottenere l’identità digitale SPID-LepidaID, utilizzata per l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), anche senza recarsi fisicamente a uno sportello autorizzato. La procedura è infatti diventata, negli scorsi giorni, completamente telematica.
Il portale della salute, innovativo e di grande utilità per il cittadino, che può trovare risposte alle proprie domande e servizi per la propria salute.
