La Società Italiana di Chirurgia Cardiaca (Sicch) compie cinquant’anni. Per il presidente Francesco Musumeci siamo davanti a “mezzo secolo di progressi continui confermati dai dati.
Si è passati da poche migliaia di interventi a circa 50.000 ogni anno con un tasso di mortalità che si è progressivamente ridotto nonostante oggi vengano sottoposti ad intervento al cuore pazienti sempre più anziani e con un rischio più alto per la presenza di patologie associate”.
Il continuo progresso della tecnologia consente oggi di intervenire chirurgicamente anche in pazienti ultra ottantenni, in passato considerati candidati marginali alla chirurgia cardiaca. Ed oggi proprio questa tipologia di pazienti costituisce la maggioranza dei pazienti operati. Tutto questo è stato possibile per una continua evoluzione e un continuo miglioramento delle tecniche chirurgiche e delle tecniche di gestione intra e peri -operatoria dei pazienti. Adesso gli ultraottantenni possano affrontare questo tipo di intervento con un rischio operatorio contenuto che non supera nella grande maggioranza dei casi il 5%, e questo nonostante la complessità clinica di questi pazienti. L’evoluzione tecnologica ha consentito inoltre di mettere a punto tecniche sempre meno invasive e quindi meno traumatiche.
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