
E’ opportuno sottolineare per prima cosa che la cocaina produce effetti cronici e non reversibili su diversi organi interni. Dal punto di vista medico, questa paginasintetizza gli effetti sugli organi interni, che in primo luogo interessano il sistema cardio-polmonare, il sistema nervoso, quello gastrointestinale e in generale tutti gli organi interni.
Dal punto di vista neurobiologico la cocaina agisce incrementando l’attività della dopamina, un neurotrasmettitore che «eccita» le cellule cerebrali. La cocaina blocca la ricaptazione della dopamina dal vallo sinaptico, ovvero lo spazio tra due neuroni, di fatto producendo una maggiore quantità di dopamina a disposizione dei recettori neurali.
La dopamina è un neurotrasmettitore che regola lo stato di «intenzionalità» dell’atteggiamento: con un maggior livello di dopamina da «usare», la realtà è percepita come maggiormente «appetibile», il che determina un differente atteggiamento della persona che diviene genericamente più «aggressiva» e «predatoria» nei confronti degli oggetti/persone che ha intorno a sè, con un senso aumentato di aggressività e potere. Sono noti gli effetti sulla libido e sull’appetito sessuale dell’uso di cocaina, il senso di maggior focalizzazione sul lavoro, la maggior energia, lo stato di focalizzazione attenta e potente che chi è sotto effetto di cocaina sperimenta.
La dopamina è inoltre centralmente coinvolta in quello che è stato definito meccanismo di reward, ovvero di «ricompensa». Insieme a una potente scarica dopaminergica, il nostro cervello memorizza con intensità amplificata quel preciso momento di benessere, al fine di riprodurlo in futuro. E’ come se l’appetito si auto-alimentasse, ingigantendosi, fino a renderci bulimici.
L’uso cronico di cocaina ha molteplici ripercussioni in senso psicopatologico che sono state studiate e che potremmo così sintetizzare:
- Sindrome frontale: questo aspetto è molto importante e spiega la motivazione per la quale chi usa cronicamente cocaina appare in difficoltà nella gestione della propria impulsività.
- Interpretatività. L’uso cronico di cocaina induce uno stato di «paranoia», ovvero di convinzione delirante inerente l’essere seguiti/perseguitati/osservati, dapprima in occasione degli usi, in seguito anche raggiunto lo stato di lucidità.
- Depressione. Come conseguenza all’uso cronico di cocaina, l’intero meccanismo di regolazione del rilascio della dopamina appare prostrato e logorato dall’esposizione continua a larghe quantità di neurotrasmettitore.
- Cicli interpersonali problematici. Questa formulazione rubata alla psicoterapia cognitiva, sintetizza l’insieme delle problematiche che l’utilizzo di cocaina produce sul piano delle relazioni del consumatore.
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