Quando una persona decide di abbandonare il vizio del fumo, nell’organismo si innescando una serie di reazioni che portano beneficio già dopo venti minuti. Infatti nell’arco di questo tempo, la pressione sanguigna e il battito cardiaco tornano a livelli normali.
Questo avviene perché la nicotina stimola il rilascio di epinefrina (o adrenalina) e norepinefrina, due neurotrasmettitori che fanno aumentare il battito cardiaco e restringono i vasi sanguigni. Ciò spiega perché i fumatori tendono ad avere sempre mani e piedi freddi, causati dalla minore funzionalità dei vasi sanguigni. Circa dopo 2 ore inizia l’astinenza da nicotina, che viene manifestata con sbalzi d’umore, senso di stordimento, tensione e difficoltà ad addormentarsi.
Dopo 72 ore inizia il vero e proprio momento difficile, dove la volontà ha un compito fondamentale per la nostra salute. In questi momenti di astinenza dalla nicotina iniziano i disturbi con mal di testa, nausea, tremori, crampi, sintomi ansiosi e depressivi, gli stessi sintomi che colpiscono i soggetti che hanno la dipendenza di altre sostanze. La buona notizia però è che se superati questi momenti possiamo considerarci ex fumatori. Dopo un mese diminuisce il rischio di diabete di tipo 1, alcuni tipi di cancro e di malattie cardiovascolari. Dopo 3-9 mesi anche i polmoni si rigenerano, le ciglia che tappezzano le vie respiratorie e che vibrando trasportano detriti e impurità verso l’alto, iniziano a riformarsi, dopo che la nicotina ne aveva ridotto la funzionalità, aumentando il ristagno di muco e l’insorgenza di infezioni respiratorie. La tosse cessa definitivamente, mentre aumenta la capacità respiratoria. Dopo un anno il rischio di malattie cardiache si riduce considerevolmente, dopo 10 anni si dimezza anche il rischio di tumore ai polmoni e infine dopo 10-15 anni il rischio di infarto diviene pari a quello corso da chi non ha mai fumato.
http://www.meteoweb.eu/2017/12/smettere-di-fumare-2/1015185/