Lo sviluppo di nuovi farmaci antiretrovirali (ARV) e l’uso della tecnologia per la diagnosi precoce sono passi fondamentali per rilanciare la battaglia contro l’HIV/AIDS e porre fine alla malattia come minaccia di salute pubblica entro il 2030.
Secondo l’’Agenzia dell’ONU per l’AIDS, attualmente in tutto il mondo sono circa 21 milioni le persone che ricevono trattamenti antiretrovirali. Negli ultimi cinque l’accesso a questi farmaci è quasi raddoppiato. L’Africa orientale e meridionale continua a essere l’area più colpita dal virus. Oggi il 60% di tutti i soggetti sottoposti a trattamento risiede in questa parte dell’Africa. Nel continente a guidare la classifica degli Stati con il maggior numero di pazienti trattati è il Sud Africa, che è anche il capofila mondiale, con 4,2 milioni di persone. India, Mozambico e Kenya hanno oltre un milione di persone sotto trattamento.
I nuovi antiretrovirali di prima linea, come dolutegravir – che causano minori effetti collaterali e sopprimono le cariche virali più velocemente – consentiranno di risparmiare e di curare un numero di pazienti ancora più alto.
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