La ministra della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, hanno fatto il punto della situazione sulla sanità regionale. Un lungo colloquio in cui il governatore ha manifestato ancora una volta le forti preoccupazioni per le gravi condizioni in cui versa il servizio sanitario calabrese, commissariato dal 2010.

Un lungo colloquio in cui il governatore ha manifestato ancora una volta le forti preoccupazioni per le gravi condizioni in cui versa il servizio sanitario calabrese, commissariato dal 2010. Urge una svolta di fronte alla gestione fallimentare degli ultimi 7 anni, come mostrano tutti gli indicatori, dal mancato risanamento economico al rispetto dei Lea, all’inarrestabile immigrazione sanitaria passiva.

Con un debito per il 2016 – certificato dal tavolo di monitoraggio – che supera gli 88 milioni di euro, più di 5mila operatori fuori dal sistema e nessuna riorganizzazione strutturale, in una Regione in cui la spesa sanitaria rappresenta circa il 65% del bilancio e la migrazione per le cure pesa più di 300 milioni di euro, il presidente della Regione Calabria pretende adesso l’immediata interruzione della gestione commissariale, come è stato fatto per la Campania e il Lazio. “Un’azione necessaria, non più rinviabile, per restituire il diritto alla cura e alla tutela della salute ai cittadini calabresi, che oltretutto sopportano il massimo della tassazione con i servizi sanitari meno efficienti e più inadeguati d’ Italia”.

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