Secondo l’analisi dei dati dei contagiati effettuata dalle autorità competenti, due terzi dei contagi accertati da Coronavirus in Trentino si sono verificati in famiglia. Al momento rimane una percentuale di contagi che non consente una ricostruzione fino al ‘caso indice’ e quindi rimane l’incertezza di dove e come sia avvenuto il contagio rendendo in questi casi difficile interrompere la catena dei contagi.
Nelle prossime settimane partiranno comunque i test sierologici per avere una mappatura più completa della situazione, che verranno effettuati sia su cittadini comuni che sul personale sanitario, che come sappiamo sta pagando un prezzo elevato in termini di vite umane nella lotta quotidiana contro il Coronavirus. Nelle scorse settimane sono stati effettuati 5.000 test rapidi e a breve arriveranno altri 15.000 kit. L’aziensa sanitaria trentina è tra le prime in Italia ad effettuare i test sierologici per poter rilasciare una sorta di patente di immunità, molto utile per la fase 2 del lockdown