L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che i prezzi dei farmaci per curare l’epatite C e per il trattamento dell’epatite B stanno diminuendo drasticamente, offrendo così un’ulteriore speranza a 325 milioni di persone che vivono con queste gravi infezioni epatiche.

Un farmaco antivirale generico per l’epatite C, che può essere curata in tre mesi, è stato inserito questa settimana nell’elenco dei medicinali prequalificati dell’OMS. Il programma di prequalificazione dell’OMS  garantisce che il farmaco rispetti tutti gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia. Ciò significa che può essere utilizzato in modo sicuro e acquistato in grandi quantità dagli Stati che ne fanno richiesta.

“Sofosbuvir è il primo antivirale ad essere stato prequalificato dall’OMS, il che significa che è garantito sotto il profilo della qualità. Si tratta di una buona notizia”, dice Gottfried Hirnschall, direttore del reparto HIV dell’OMS e del programma globale contro l’epatite. “Questo farmaco è entrato nel mercato con un prezzo di 84.000 dollari per un trattamento di tre mesi. In seguito il prezzo  è sceso anche nei paesi ad alto reddito e nei paesi a basso e medio reddito costa 250 dollari e anche meno. È esattamente quello che ci serve e speriamo di seguitare a raccogliere notizie di questo tipo”- Per quanto riguarda l’epatite Tenofovir, un farmaco contro l’HIV che risulta anche il trattamento più efficace contro l’epatite B, è disponibile per soli 48 dollari l’anno in molti paesi a basso reddito, incluso il Sud Africa.

Secondo l’OMS, in totale, 257 milioni di persone al mondo hanno contratto l’epatite B, che richiede un trattamento di lunga durata, e 71 milioni sono i malati di epatite C. L’epatite virale, che può causare cirrosi o cancro del fegato, colpisce 325 milioni di persone in tutto il mondo – una cifra che include anche tre milioni di persone che hanno contratto sia la B che la C. Circa 1,34 milioni di persone muoiono ogni anno per epatite virale, quasi lo stesso prezzo in vite umane pagato alla tubercolosi. Si muore più per epatite che di HIV. La malattia del fegato si diffonde nei tossicodipendenti e negli ospedali attraverso l’uso promiscuo e scorretto delle siringhe. Può essere trasmessa anche con i rapporti sessuali non protetti.

Fonte: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=53054&fr=n