Il virus varicella zoster può predisporre all’ictus cerebrale sia nei bambini che negli adulti. In chi ha avuto lo zoster è stato rilevato un rischio aumentato di essere colpito da questa patologia pari a circa 1,5 volte rispetto a chi non lo ha avuto.

Nel nostro Paese, ben il 90% dei casi di varicella interessa bambini fino ai 14 anni di età, in particolar modo tra 1 e 4 anni, con una stima di circa 500.000 casi/anno. La varicella, causata da un virus (Varicella Zoster), può comportare complicanze dovute ad un processo infiammatorio reattivo del cervello definito encefalite post infettiva, con gravi manifestazioni neurologiche tra cui disturbi della coscienza di vario grado e crisi epilettiche.

Dopo l’infezione primaria, il virus rimane allo stato latente per tutta la vita nelle radici dei nervi sia cranici che spinali. Con il progredire della età, l’immunità cellulare contro il virus si attenua, ma si può riattivare in queste radici provocando la tipica eruzione cutanea caratterizzata da bollicine e croste distribuite a strisce in varie zone del torace e della testa, accompagnate da bruciore e dolore a volte intenso e persistente. Tale fenomeno, conosciuto come herpes-zoster (volgarmente chiamato fuoco di sant’Antonio) riguarda circa 300 mila italiani all’anno, colpendo chiunque, anche se si registra una maggiore frequenza nella popolazione over cinquanta. Denominatore comune nelle persone colpite da herpes zoster è l’aver avuto, in passato, la varicella. Chi non ha avuto questa malattia esantematica non sviluppa la manifestazione più tardiva del virus denominato, appunto, varicella zoster.

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