Un neonato che nasce prematuramente, ha una strada difficile da percorrere: lo sviluppo incompleto degli organi mette a serio rischio di mortalità i neonati prematuri – una condizione che riguarda la metà di tutte le ammissioni all’unità di terapia intensiva neonatale.
Riuscire a stabilire precisamente e con celerità il grado di sviluppo del cervello del prematuro fornisce uno strumento utile per direzionare nel modo migliore le cure intensive. Una possibile soluzione metodologica che potrebbe presto venire utilizzata nelle unità di terapia intensiva riguarda l’intelligenza artificiale.
I risultati dello studio sono stati confrontati con l’età clinicamente nota del bambino e nell’80% dei casi l’età vera del bambino e quella stimata dal computer avevano al massimo due settimane di differenza.
“Attualmente tracciamo lo sviluppo attraverso il peso, la testa e la circonferenza della testa del bambino con le carte di crescita. Combinando l’elettroencefalogramma con le analisi automatiche si può avere uno strumento pratico per monitorare lo
sviluppo neurologico dei prematuri e avere informazioni utili per assicurargli le migliori cure possibili – continua Vanhatalo -. Con questo metodo per la prima volta possiamo seguire la parte più cruciale della crescita cerebrale dei neonati prematuri durante e dopo le cure intensive”.
http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/gravidanza-e-parto/2017/11/20/news/piu_facile_calcolare_la_maturita_cerebrale_dei_neonati-181597716/