Sempre in meno gli italiani che donano – 6 milioni di donatori in meno in 10 anni –, ma la ricerca medico-scientifica rimane al primo posto tra le buone cause prescelte mentre le associazioni pazienti occupano l’ultima posizione.
Fra tutte le malattie per cui si decide di devolvere un contributo, quelle infettive (HIV/AIDS, Epatiti, malattie a trasmissione sessuale, malattie tropicali) rappresentano il fanalino di coda. Un segnale di segno opposto viene dai tre Bandi di concorso per ricercatori e associazioni pazienti promossi da Gilead in Italia – Fellowship Program, Community Award e Digital Health Program – che oggi sono stati assegnati: un finanziamento complessivo di oltre 1,5 milioni di euro a 66 progetti nell’ambito delle malattie infettive (HIV, Epatiti, Infezioni Fungine Invasive) e delle patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). “In uno scenario in cui le risorse private e pubbliche sono sempre più scarse e dove permane un pregiudizio verso le patologie infettive, i tre bandi promossi da Gilead costituiscono certamente una boccata d’ossigeno per la ricerca medico-scientifica e per le comunità di pazienti del Paese”, sottolinea Massimo Andreoni, membro della commissione giudicatrice dei tre Bandi e professore Ordinario di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Solo il 7% dei connazionali dichiara di conoscerle. E le cose non migliorano quando a rispondere sono persone affette da una malattia cronica (13%) o da familiari di persone affette da questo tipo di patologie (16%). Sconfortante anche il dato sulla fiducia: solo il 13% dichiara di avere massima fiducia in questo tipo di organizzazioni. Un 26% invece ve ne ripone “abbastanza” e il 35% poca. Un rimanente 26% non sa rispondere. Per aiutare le associazioni il Community Award ha premiato in sei anni 35 progetti con oltre 1,2 milioni di euro rendendo possibile soprattutto progettualità di assistenza e supporto al paziente.
http://www.repubblica.it/salute/2017/10/18/news/malattie_infettive_il_pregiudizio_colpisce_anche_le_donazioni-178095547/