Arriva come ogni anno, all’approssimarsi della stagione influenzale, il protocollo  InfluNet per la stagione 2017-2018, appena pubblicato dal ministero della Salute.

Il protocollo quest’anno non prevede novità sostanziali rispetto alla precedente stagione influenzale.
Il sistema di sorveglianza InfluNet si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di medicina generale (Mmg) e di pediatri di libera scelta (Pls), reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome simil- influenzale (ILI) osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella e altri medici che operano nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti.

Le principali novità della Sorveglianza InfluNet per la stagione 2017-2018 sono:

– l’organizzazione della sorveglianza e la raccolta dei dati è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità in tutte le Regioni italiane. Pertanto tutte le Regioni che fino alla scorsa stagione facevano riferimento al CIRI-IT, dalla stagione 2017-18 dovranno far riferimento all’ISS;
– a tale scopo è stata realizzata una nuova piattaforma Web per l’inserimento e la gestione dei dati sia dei medici sentinella che dei Laboratori della Rete InfluNet;
– le informazioni raccolte dai medici sentinella che aderiscono alla Sorveglianza Virologica dovranno essere inserite nel nuovo portale InfluNet e, una volta inserite, il Medico sentinella avrà l’opportunità di stampare l’etichetta che accompagnerà il tampone inviato al laboratorio di riferimento regionale della rete InfluNet;
– i risultati di Laboratorio, relativi ai tamponi ricevuti, verranno inseriti nel nuovo portale InfluNet dal Laboratorio di riferimento regionale utilizzando il codice univoco, generato automaticamente dal sistema, presente nell’etichetta del tampone ricevuto.

L’Iss ha il compito di  redigere il protocollo operativo in collaborazione con le Regioni e il ministero della Salute; costruire la base di dati e le procedure per la raccolta e la consultazione dei dati aggregati; raccogliere e analizzare settimanalmente i dati di sorveglianza nazionali e produrre un rapporto settimanale da inviare al Ministero della Salute; contribuire allo scambio di dati con analoghe reti di sorveglianza dell’influenza europee (ECDC); curare il ritorno delle informazioni ai medici partecipanti.

In ogni Regione/Asl è identificato un Referente che ha il compito di coordinare la rete locale dei medici sentinella, la rilevazione settimanale dei dati e la loro corretta immissione nel database.

Ai medici che partecipano alla sorveglianza si richiede di identificare e annotare giornalmente, sul proprio registro cartaceo, ogni nuovo paziente affetto da sindrome influenzale secondo la definizione clinica. Le informazioni individuali raccolte dovranno essere aggregate e i totali trasmessi ogni settimana all’Iss tramite la scheda on-line. Per consentire una stima corretta dell’incidenza dell’influenza è necessario che il medico comunichi anche l’eventuale assenza di casi per quella specifica settimana (zero reporting).

Cos’è la sindrome influenzale? Per garantire la massima omogeneità di rilevazione, il protocollo fornisce una definizione clinica che include le manifestazioni acute con sintomi generali e respiratori.
Qualsiasi soggetto che presenti improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i seguenti sintomi generali:

• febbre o febbricola;
• malessere/spossatezza;
• mal di testa;
• dolori muscolari; e, almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori:
• tosse;
• mal di gola;
• respiro affannoso.

Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza. Nel lattante l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre. Spesso nei bambini in età prescolare occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristiche dell’influenza, in caso di febbre elevata. Nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite e bronchite e a febbre elevata.

I risultati virologici nazionali saranno resi pubblici assieme a quelli epidemiologici, attraverso l’aggiornamento settimanale dei siti Internet del ministero della Salute, dell’Oms e dell’ECDC. I dati relativi alle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali italiani saranno discussi a Ginevra (Oms),  per l’aggiornamento della composizione del vaccino utilizzabile nella stagione 2018-2019.

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=54809&fr=n