Una persona su tre nel mondo non ha accesso ai farmaci essenziali, la metà delle popolazioni di Africa e Asia. Oltre 100 milioni di persone si riducono ogni anno in povertà per far fronte alle cure mediche, lo afferma un rapporto di Oxfam che lancia un appello all’Onu e ai leader mondiali affinché entro il 2018 i farmaci salvavita siano accessibili a tutti.
Il dossier denuncia come alcuni dei Paesi più ricchi al mondo, inclusi gli Stati Uniti, stiano mettendo gli interessi dell’industria farmaceutica – le case farmaceutiche sono i principali detentori dei brevetti – al di sopra dei bisogni delle persone in ambito sanitario, ignorando le raccomandazioni dell’High Level Panel (Comitato per le minacce ad alto rischio delle Nazioni Unite) per l’accesso ai farmaci che, all’Assemblea Generale Onu di un anno fa, indicavano le azioni urgenti da intraprendere per abbassare il prezzo dei farmaci.
L’appello di Oxfam. Si aggiungono nuovi dati e si operano rettifiche numeriche e statistiche a una trama narrativa che è sempre la stessa: la cura (o il farmaco) se c’è, sarebbe disponibile ma molti non possono riceverla perché non possono permettersela oppure vanno in bancarotta per ottenerla – nel 2007 negli Stati Uniti i debiti per le spese mediche hanno contribuito al 62% delle bancarotte personali. Ogni anno nel mondo 100 milioni di persone cadono in povertà perché costrette a pagare di tasca propria cure mediche, spesso essenziali. Un terzo della popolazione mondiale non può nemmeno accedervi. Sono alcuni dei dati pubblicati oggi in occasione della 72° Assemblea generale delle Nazioni Unite avvenuta a New York. In questo contesto Oxfam lancia un appello urgente al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ai leader mondiali (Commissione europea e paesi G7) perché intervengano per definire politiche in grado di garantire la fornitura di medicinali a prezzi accessibili entro il 2018 alle decine di milioni di persone, che al momento ne sono tagliate fuori. “Questi e altri Paesi stanno bloccando un’azione fondamentale, che garantirebbe a milioni di persone l’accesso a farmaci salvavita – ha dichiarato Winnie Byanyima, direttrice generale di Oxfam International e membro dell’High Level Panel dell’Onu per l’accesso ai farmaci – Dovrebbero, invece, dare priorità alla salute delle persone piuttosto che ai margini di profitto dell’industria farmaceutica”.
http://www.repubblica.it/salute/2017/09/22/news/report_mondiale_di_oxfam_e_l_appello_all_onu_per_combattere_la_disuguaglianza_nell_accesso_ai_farmaci-176188297/