Il nostro modo di stare, sedersi e camminare, ha molte più implicazioni sul nostro umore e sulla salute di quanto pensiamo. La ricerca ha collegato lo stare seduti per lunghi periodi di tempo a diversi disturbi, tra cui obesità e sindrome metabolica, ma non solo: la sedentarietà sembra anche aumentare il rischio di morte per malattie cardiovascolari e cancro.
Cerchiamo allora di capire cosa succede al nostro corpo quando si sta seduti troppo a lungo. Lo stare seduti dopo aver mangiato comprime i muscoli addominali e rallenta la digestione. La digestione lenta, a sua volta, può portare a crampi, gonfiore, bruciori di stomaco e costipazione, nonché alla “disbiosi” dell’intestino, un’alterazione degli enzimi e della flora batterica. Le funzioni del cervello rallentano quando il corpo sta seduto troppo a lungo. Il cervello riceve meno sangue e ossigeno, che sono necessari per innescare il rilascio dei prodotti chimici che migliorano prestazioni intellettuali e umore.
Quando si sta seduti, il sangue scorre più lento e i muscoli bruciano meno grassi, fattori che possono favorire problemi cardiocircolatori. L’immobilità delle gambe appesantisce la circolazione rendendola più lenta e “difettosa”, il che a sua volta può causare gonfiore alle caviglie, vene varicose e coaguli di sangue noti come “trombosi venosa profonda”. Camminare, correre e impegnarsi in attività fisica rende inoltre le ossa più forti e più “dense”. La mancanza di attività fisica al contrario favorisce l’indebolimento e l’osteoporosi. Gli addominali non servono da seduti, invece si attivano in piedi. Le anche soffrono della seduta prolungata, perché i movimenti sono limitati. Negli anziani la diminuzione della mobilità dell’anca è una delle cause principali di caduta. Infine, stare seduti non fa muovere i glutei, che influenzano la stabilità e la forza del passo quando si cammina e si salta.