Mentre in Italia discutiamo se sia educativo o meno permettere ai ragazzi di usare il cellulare a scuola, negli Usa hanno trovato un metodo per rendere utile l’uso dei telefonini in aula. I ricercatori di Yale hanno elaborato un videogioco per educare gli adolescenti a prendersi cura della propria salute sessuale e ad evitare comportamenti a rischio di malattie sessualmente trasmissibili, Hiv in testa.

E il sistema funziona, come si legge sulle pagine di Journal of Medicine Internet Research.

Il videogame. Si chiama Play ForWard Elm City Stories ed è un gioco di ruolo che impegna in una serie di sfide e scelte – fittizie, ma assolutamente realistiche. Gli scienziati hanno reclutato più di 300 studenti, tra gli 11 e 14 anni (l’età media era di 12 anni e 9 mesi), maschi e femmine, l’88% di loro apparteneva a una  minoranza etnica. Per sei settimane la metà del campione ha giocato con PlayForward (75 minuti su tablet al massimo due volte a settimana), l’altra metà, i controlli, con dei videogiochi normali: nessun messaggio di salute da far passare.

Lo studio. Per misurare l’efficacia del gioco, i ricercatori, psicologi e medici supportati da sviluppatori di videogiochi, hanno valutato una serie di parametri. Per esempio la conoscenza di informazioni sanitarie, l’intenzione di cominciare a fare sesso, l’attività sessuale. E lo hanno fatto per un periodo lungo: 12 mesi a partire dalla fine delle sedute di gioco. Nei ragazzi che avevano usufruito del videogame di Yale a differenza che negli altri, “abbiamo osservato risultati positivi sostanziali in termini di atteggiamento nei confronti della salute sessuale e in termini di conoscenze”, ha dichiarato Lynn Fiellin, professore associato alla Yale School of Medicine e primo autore della pubblicazione. Per esempio alla domanda “è vero che una ragazza può rimanere incinta la prima volta che fa sesso”, i giocatori di PlayForward rispondevano con precisione. Gli altri meno.

“Che ci risulti – ha aggiunto Fiellin in una nota di presentazione della ricerca – non è stato mai sviluppato prima un videogioco con input educativi per un pubblico target così ampio e testato attraverso rigorosi metodi scientifici per un lungo periodo di tempo”. Questa esperienza dimostra “che i ragazzi
si impegnano in un gioco con contenuti seri, e che imparano cose in grado di influenzare il loro pensiero e potenzialmente le loro azioni”. Il prossimo passo? Videogame sui rischi del fumo e sull’importanza dei test per le malattie trasmesse sessualmente.

http://www.repubblica.it/salute/2017/10/12/news/sesso_e_videogame_il_binomio_perfetto_per_educare_gli_adolescenti-177261814/