Ossa fragili. Basta poco per fratturarle. Le parti più colpite di solito sono l’anca, le braccia, il polso e la schiena. Un problema che colpisce 5 milioni di persone in Italia, in gran parte donne dopo la menopausa e anziani.
Ora la Societa’ scientifica italiana, la Siot, ha pubblicato le linee guida sull’osteoporosi e le fratture da fragilita’ alle quali hanno lavorato medici provenienti da varie specializzazioni. “Questo traguardo – spiega il professor Giuseppe Sessa, presidente della Societa’ Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) – si deve alla volonta’ della nostra Societa’ scientifica di far crescere l’interesse degli specialisti ortopedici non solo alla cura chirurgica delle fratture da fragilita’, ma anche alla prevenzione della fragilita’ ossea stessa”.
Le fratture da fragilità sono la malattia che consegue all’indebolimento dell’osso (100.000 nuove fratture di femore nella popolazione ultrasessantacinquenne ogni anno). Si tratta di una vera e propria pandemia destinata ad aumentare nei prossimi anni per il progressivo aumento dell’eta’ media della popolazione. E’ naturale pertanto che sia l’ortopedico ad occuparsene, diventando una figura centrale nella gestione del paziente non solo quando si frattura, ma anche nella fase di prevenzione della prima frattura e certamente della seconda.
L’osteoporosi colpisce sorattutto le donne dopo la menopausa e gli anziani. Ma è possibile fare prevenzione seguendo stili di vita corretti. Secondo alcuni esperti si dovrebbe addirittura supplementare la vitamina D senza preoccuparsi di dosarla, visto che la carenza di questa vitamina insieme ad altri elementi, è una delle cause principali di fragilità ossea e fratture.
La vitamina D e’ presente in molti tipi di pesce come l’aringa, il tonno e il salmone. Lo yogurt e i formaggi, che sono ricchi di probiotici, e le fibre di prebotici, migliorano l’assorbimento dei sali minerali e dell’utilizzo delle vitamine con effetti benefici sull’osso. L’esercizio fisico “nutre” l’osso e lo sport e’ importante a tutte le eta’; e’ consigliato eseguire attivita’ fisica almeno 3 volte a settimana, preferibilmente di tipo aerobico, escludendo tutti gli sport che prevedono contatto fisico o sollecitazioni verticali sul rachide come la corsa. Lo sport ideale e’ il nuoto, ma possono essere anche molto consigliati attivita’ come il ballo.
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2017/11/04/news/cinque_milioni_di_italiani_con_osteoporosi_ecco_le_prime_linee_guida-180223877/