In un momento in cui c’è carenza di misure personali per proteggersi dal Coronavirus sono sempre di più gli Italiani che si stanno ingegnando per inventare nuove soluzioni per proteggere se stessi e gli altri. Ad esempio il Museo delle scienze di Trento ha attivato il proprio FabLab — l’officina digitale del museo — per realizzare visiere protettive in plastica che fossero oltre che protettive anche biodegradabili, dando quindi anche un occhio all’ambiente.
La richiesta di questo dispositivo è partita da CIBIO, il Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata dell’Università di Trento, che in questo periodo sta effettuando oltre mille test diagnostici del Covid19 al giorno: circa 30 ogni ora a supporto dell’Azienda sanitaria trentina e che aveva necessità di questo materiale per proteggere il personale impegnato in queste importanti operazioni
Queste mascherine verranno date in dotazione al personale sanitario. Si tratta infatti di un prodotto non solo resistente, che protegge tutto il viso fornendo quindi un’elevata protezione, ma di un dispositivo che può essere utilizzato più volte. La visiera è costituita da una speciale “plastica” trasparente prodotta attraverso la fermentazione dell’amido di mais e il FabLab è riuscito a iniziare la produzione delle prime in un giorno solo. Ovviamente la produzione sta procedendo a ritmo costante ed è sempre più alto il numero del personale ospedaliero trentino che ha in dotazione tale maschera