Siprec a Napoli: siglato il primo documento sulle raccomandazioni pratiche di prevenzione cardiovascolare.
La prevenzione fa bene al cuore. Massimo Volpe: «Ecco le raccomandazioni pratiche per uomini, donne e bambini».
La cardiopatia ischemica, e in particolare l’infarto miocardico acuto, rappresenta ancora oggi la principale causa di morte nel nostro paese (seguono i tumori e l’ictus), essendo responsabile di oltre il 40% di tutti i decessi, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%. Grazie ai grandi progressi nella cura – soprattutto grazie al trattamento precoce dell’infarto con l’angioplastica (il cosiddetto ‘palloncino’) – la percentuale di pazienti che continua a svolgere una vita normale dopo un evento cardiovascolare è molto alta. Tuttavia in alcuni casi, soprattutto a causa dell’insorgere dello scompenso cardiaco (prima causa di ospedalizzazione in Italia (una persona con scompenso arriva a fare 4-7 ricoveri), molto frequente tra gli anziani e molto spesso si accompagna ad altre comorbilità), chi sopravvive ad un attacco cardiaco può diventare un malato cronico: secondo i dati Istat in Italia la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è del 4,4 per mille.