Cancro e zucchero, una relazione pericolosa ormai abbastanza nota a tutti anche se i vari tentativi fatti nel corso degli anni per capire quale fosse realmente la relazione di causa-effetto tra assunzione di zucchero e tumore non hanno mai portato a chiarire del tutto la faccenda.
Ma ora, grazie ad un progetto di ricerca durato nove anni e pubblicato su Nature Communications, i ricercatori sono giunti forse alla chiave di volta perché hanno scoperto qual è il meccanismo attraverso cui le cellule tumorali metabolizzano lo zucchero.
“Le cellule neoplastiche – spiega Paolo Marchetti, direttore dell’Oncologia Medica al Sant’Andrea di Roma – effettuano una glicolisi, cioè usano lo zucchero per produrre energia ma con meccanismi anaerobici, cioè con poco ossigeno, e ciò porta alla formazione di acido lattico, proprio quello che si accumula nei muscoli quando facciamo sport in scarsa ossigenazione, mentre le cellule normali producono piruvato perché utilizzano ossigeno”.
Una delle ipotesi presa in considerazione era quella che la crescita delle cellule tumorali potesse essere in qualche modo ostacolata affamandole di zucchero, ma il problema è che non è stato ancora trovato un modo per tagliare i rifornimenti solo alle cellule tumorali lasciando ‘mangiare’ le cellule sane. Ecco perché il meccanismo biologico che sta dietro all’aumento del metabolismo del glucosio è importante. Potrebbe essere la chiave che consente di affamare solo le cellule tumorali. Con questo studio non si è arrivati ancora a questo punto, ma è stato fatto un importante passo avanti. “La nostra ricerca rivela come il consumo iperattivo di zucchero da parte delle cellule tumorali generi un circolo vizioso che stimola continuamente lo sviluppo del cancro e la sua crescita” ha spiegato il ricercatore Johan Thevelein dall’Università KU Leuven in Belgio.
“Circa il 20% di tutti i tumori, non solo quelli a carico dell’apparato gastrointestinale ma anche di altri organi come la mammella e l’endometrio – risponde Marchetti – dipendono dalla scarsa attività fisica e dall’obesità. Ecco perché per fare prevenzione è fondamentale introdurre pochi zuccheri raffinati perché producono grassi ed aumentare invece il consumo di verdure e fibre svolgendo attività fisica per almeno 45 minuti tre volte a settimana”. Ma qual è la quantità di zucchero concessa? “Il consumo dipende da quanto bruciamo, cioè da quanto ci muoviamo. Se si svolge attività fisica costante, si possono mangiare 50-60 grammi di pane al giorno associati a basse quantità di dolce, per esempio una fetta di torta secca oppure qualche biscotto.
http://www.repubblica.it/oncologia/prevenzione/2017/10/24/news/zucchero_e_cancro_una_relazione_molto_pericolosa-179080912/